LO SPIRITO DELL'ANNOuna stagione intensa e sofferta Ci vediamo a settembre, con quella “A” maiuscola a testimoniare il lungo sospiro di sollievo dopo una stagione che si sapeva difficile; anche se alla sofferenza - che tra l’altro è pure una componente del rugby - si fa sempre un po’ di fatica ad abituarsi. Tuttavia, come in tutte le storie che si rispettino, è bene quel che finisce bene. Dove il “bene” sta in quel punticino che serviva ed è stato conquistato con grande cuore nonostante la partita ad handicap (leggi infortuni) che la banda Troy ha dovuto giocare con una Primavera tutto impeto e agonismo. Ora il pensiero corre già al prossimo campionato, da affrontare facendo tesoro dell’esperienza con il vantaggio di poterlo programmare con una serenità maggiore rispetto al passato. Serenità e determinazione che serviranno anche all’Under 18 vittima di un percorso affatto facile, nato tra difficoltà di vario genere e terminato con una dolorosa retrocessione. Ai ragazzi e allo staff deve essere tuttavia riconosciuto il merito di aver onorato la maglia fino alla fine. E’ il viatico migliore per poter ritentare (ci crediamo) la scalata all’élite nella prossima stagione. Toccherà ai ragazzi provenienti dalla 16 e protagonisti di un percorso che si rivelato vincente e sorprendente ai più, tranne che al tecnico Chris De Meyer il quale in tempi non sospetti (inizi di ottobre) aveva pronosticato belle cose per questo gruppo. Buon oracolo, ottima conferma: terzo posto assoluto, categoria mantenuta di diritto senza barrage, milanesi messe in fila. Che altro dire? Innanzitutto che dietro la 16 c’è un gruppo Under 14 abilmente condotto da Pierpaolo Ruggiero e dal suo staff. Tante partite (nel territoriale e nel Superchallenge) che hanno raccontato della bontà del lavoro svolto, la quale non potrà non dare i suoi frutti il prossimo anno. Abbiamo lasciato per ultima la Propaganda, con tutta la freschezza dei suoi giovani aspiranti rugbisti e l’entusiasmo con cui istruttori e dirigenti li accompagnano alla scoperta di questo magnifico sport. Dunque, in attesa di rilassarci con il Torneo della Torre, mandiamo in archivio anche questo 2018/19. Un anno sportivo non sempre facile che, superato, non può non essere portatore di una nuova linfa per affrontare ancor meglio il futuro.
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